Canto Armonico
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Canto armonico e nomadismo

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Il canto armonico

è il canto del sistema nervoso centrale, in linguaggio Seitai, del movimento verso l’alto. Ma c’è qualcos’altro che merita di essere conosciuto. L’ultimo degli archetipi genetici, sistemi coerenti e vincenti elaborati dai nostri antenati, è quello del nomade. Popolazioni abituate a viaggiare e ad adattare il proprio sistema immunitario ad essere aperto e tollerante, perché quello che si trova oggi non è quello che si può trovare domani. Una delle caratteristiche comuni è quello di un controllo mente corpo invidiabile, nonché dell’effettiva capacità di autocurarsi tramite visualizzazione.

E’ un attimo tirare le somme: le popolazioni tutt’oggi nomadi dell’Asia Centrale, viaggiatori a “cavallo” che trovano diretta ed efficace espressione nel modo di cantare “armonico”. Meno essenziale per chi appartiene ad “archetipi” diversi (come il sottoscritto che però lo ha insegnato per anni, mietendo vocazioni di giovani che oggi sono protagonisti assoluti…), ha la stessa logica del canto, solo resa essenziale: se ci fate caso, lo spazio preciso in cui si trova l’armonico, è lo stesso della risonanza che il cantante tradizionale incluso quello lirico, trova e attiva, modificandola a seconda del suono della resa e dell’effetto che desidera rendere. Tanti anni fa insegnai il canto armonico a cantanti lirici senza che riuscissi a trovare un punto d’incontro e loro un qualcosa che li convincesse soddisfacendoli. Oggi saprei esattamente cosa fare, perché il canto armonico è la quintessenza del canto.

Alla prossima scoperta

Alberto

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